LA RICONCILIAZIONE CON DIO

 

LA  RICONCILIAZIONE   CON  DIO

 

Cari amici,

Quando ci si incontra per la prima volta è buona norma fare le  presentazioni.

 

Chi siamo?   Siamo cristiani evangelici.

-  CRISTIANI, perché intendiamo seguire gli insegnamenti di Gesù Cristo contenuti nella Bibbia, che noi crediamo essere Parola di Dio.

-  EVANGELICI, perché il messaggio che annunziamo si chiama Evangelo  ed è il messaggio che la persona storica di Gesù Cristo ha rivolto agli uomini da parte di Dio.

 

1.  Che cos’è l’Evangelo

 

Cosa vuol dire la parola “EVANGELO”?   La parola “evangelo” significa “buona  notizia”.

            Ora vorrei rivolgermi personalmente a te che ascolti o leggi questo messaggio.

Caro amico, ti sei mai domandato da dove vieni, dove vai, perché sei in questo mondo?

Bene, l’Evangelo è in grado di dare una risposta a questi interrogativi. Anzi vorremmo dire che l’Evangelo è l’unico messaggio in grado di farlo. Gli uomini hanno  provato più volte a  trovare delle risposte servendosi della scienza e della filosofia, ma non ci sono riusciti.

Non solo. L’Evangelo è l’unico messaggio in grado di  dare un significato, un senso alla tua esistenza su questa terra.

 

Ed ora ti diciamo perché l’evangelo può essere anche per te una buona notizia. Ho qui un breve messaggio indirizzato a te personalmente. Si tratta di una specie di lettera aperta scritta da tempo immemorabile, cioè quasi tremila anni fa, eppure sembra scritta ai giorni nostri. Un attimo di attenzione:

 

Leggo nella Bibbia, dal Libro dei Proverbi, cap.22:17-21:

Porgi l’orecchio e ascolta le parole dei saggi e applica il cuore alla mia scienza; ti sarà dolce custodirle in cuore e averle tutte pronte sulle tue labbra. Ho voluto istruirti oggi, sì, proprio te, perché la tua fiducia sia posta nel Signore. Non ho già da tempo scritto per te consigli e insegnamenti per farti conoscere cose certe, parole vere, perché tu possa rispondere parole vere  a chi ti  interroga ?”

 

Ai nostri giorni, in questo mondo nel quale regnano la menzogna e l’inganno, Dio ti fa sapere oggi di avere da tempo scritto per te personalmente delle parole vere per farti conoscere cose certe perché tu, a tua volta, possa rispondere con parole vere a chi ti interroga.  E sei proprio tu il destinatario di queste parole, di questo messaggio. Non vale la pena di conoscerlo?

Che cosa sono allora queste cose certe, queste parole vere che  Dio vuole che tu conosca? Sono precisamente le risposte a quegli interrogativi esistenziali a cui forse ancora non hai potuto rispondere.

 

2.      Dio ha creato l’universo e l’uomo

 

La prima cosa che devi sapere è che esiste un DIO che ha creato l’universo e che lo  regge  con leggi che  Egli stesso ha formulato.

So benissimo che questa non è una verità che venga tranquillamente accettata. Si preferisce pensare che il mondo in cui viviamo sia sorto per caso da una situazione di caos. Ma non vi pare che questa sia un’ipotesi più inverosimile di quella  di ammettere l’esistenza di un DIO creatore?

 

Vi fu un filosofo ateo nel ‘700 che si chiamava Voltaire che affermò  un  giorno: “Non posso pensare che questo orologio (e si riferiva all’universo nel suo complesso) non abbia il proprio orologiaio. Se esiste un orologio, egli diceva, deve  esistere anche l’orologiaio che lo ha prodotto.” E questa logica non fa una grinza. Provate a dire ad uno Svizzero che il suo orologio è stato prodotto dal caso. Vi riderà in faccia o vi chiederà se siete matti.

Come si può pensare che il caos possa generare spontaneamente un sistema governato da leggi matematiche e da un ordine stupefacente quali sono le leggi naturali che governano il nostro universo? Eppure ci sono fior di pensatori che lo credono. Non vi pare che occorra una buona dose di fede per credere questo?

 

NOI CREDIAMO invece - e la Bibbia lo afferma - che un ESSERE supremo, eterno ed onnipotente che noi chiamiamo DIO, abbia creato con un atto sovrano della Sua potenza l’universo ed il mondo nel quale viviamo.

 

NOI CREDIAMO inoltre che DIO, e la Bibbia lo afferma, come creatore di tutte le cose, abbia creato anche l’uomo;  checché ne dicano certi  scienziati o certi libri di scuola che spacciano per certezze quelle che sono solo ipotesi di lavoro, tuttora non dimostrate.

 

3.      Dio è perfetta giustizia e perfetto amore

 

DIO, per definizione, è un essere perfetto. La Bibbia insegna che in Lui ci sono tutte le qualità al massimo grado. E’ quindi perfetta giustizia, ma anche perfetto amore. Vedremo poi cosa questo significa.

 

Domandiamoci allora: cosa significa che DIO è perfetta giustizia?

Significa che DIO è incompatibile con qualunque cosa, azione, atteggiamento che non rispecchi la Sua giustizia perfetta.

Ma, potremmo obiettare, se l’uomo è stato creato da Dio, perché non rispecchia le  qualità di Dio, cioè ad esempio, la Sua perfetta giustizia?

 

Ed ecco la risposta: perché l’uomo è in uno stato di ribellione nei confronti di Dio. Dio aveva creato in origine un ordine perfetto nell’universo, ma l’uomo ha guastato quest’ordine con il suo atteggiamento. Per quale motivo?   Perché Dio ha creato l’uomo libero. E’ scritto che Dio ha creato l’uomo  a  Sua immagine e somiglianza. La libertà di scegliere è un aspetto di queste qualità. Dio non ha voluto nell’uomo un burattino da muovere a Suo piacimento. Dio vuole degli uomini che  liberamente e volontariamente decidano di seguirLo e di servirLo.

 

Leggo un testo nella Bibbia dove Dio, per bocca di un profeta, invita l’uomo a fare una scelta:

 

 “Vedi, Io metto oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; ... IO prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione;  scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza...” (De 30:15,19).

 

Ma l’uomo, non dimentichiamolo, essendo libero di scegliere è anche responsabile delle proprie scelte e delle conseguenze che ne derivano.

 

4.  Che cos’è il peccato?

 

Ed ora devo pronunciare una parola che non è più di moda e che, se il mondo continuerà ad andare per la china lungo la quale si è avviato, non troveremo in un futuro assai prossimo neanche più nei vocabolari. Questa parola è IL PECCATO.

La Bibbia afferma che ciò che ci separa da Dio è il nostro peccato.

Ma cosa è il peccato?

 

Abbiamo detto prima che Dio creò in origine un ordine perfetto nell’universo. E questo va inteso, non solo in senso fisico, ma anche in senso morale e spirituale.   Tutto ciò che diverge da questo ordine perfetto è peccato.  Voi direte: ma allora è  impossibile trovare una soluzione; noi siamo fatti così. E avete ragione, ma permettete una precisazione: non siamo stati  FATTI così; siamo DIVENTATI così!

Abbiamo usato male quella libertà che Dio ha accordato all’uomo dando all’uomo fiducia,  mentre l’uomo all’atto pratico, si è dimostrato indegno di tale fiducia.

 

Gesù disse un giorno che “gli uomini hanno amato le tenebre più della luce perché le loro opere erano malvagie” (Gv 3:19).  Queste parole, pronunziate duemila anni fa’, sono vere ancora oggi. La malvagità in questo mondo ha raggiunto livelli ormai impensabili: non ci sono limiti all’efferatezza delle azioni degli uomini. Credo che su questo punto non ci sia alcun dubbio e possiamo essere tutti d’accordo.

 

Ma ciò che l’uomo non sa o non vuole sapere è che Dio ha stabilito un giorno nel quale giudicherà gli uomini e questo mondo malvagio.   Voi mi direte: “Ma non è possibile!  Non tutti sono così! Alcuni si comportano bene e vorrebbero una società diversa, un mondo nel quale regnino la giustizia, la concordia, l’amore ed il rispetto reciproco”.

Noi vorremmo concordare  con questa opinione, ma purtroppo la diagnosi della Sacra Scrittura è diversa. L’apostolo Paolo, nella lettera che scrisse agli Italiani credenti che abitavano a Roma quasi duemila anni fa, disse guidato dallo Spirito di Dio: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Ro 3:23).

E sapete qual è la punizione che Dio ha fissato per il peccato?

Il salario (cioè la paga o la retribuzione) del peccato è la morte”(Ro 6:23)

Ma non  la morte fisica cui siamo abituati, perché  tutti i giorni ci sono degli uomini che muoiono.  Si tratta di quella che la Bibbia definisce la “morte eterna”, cioè uno stato di sofferenza lontano da Dio che durerà per sempre. E come possiamo sfuggire a questo destino terribile?

 

5.  La riconciliazione con Dio

 

DIO ha provveduto un mezzo per sfuggire a questa tremenda prospettiva che sta di fronte a tutti gli uomini.

Questo mezzo è la  RICONCILIAZIONE CON DIO.

Essere riconciliati con Dio, cari amici, è l’unico mezzo per scampare a questo pericolo, per essere salvati da questa prospettiva.

 

L’apostolo Paolo sentiva un peso per i suoi amici increduli e sentite con quale intensità li esortava, dicendo:

“Noi dunque facciamo da ambasciatori  per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: “siate riconciliati con DIO” (2 Co 5:20).

 

Mi pare che a questo punto qualcuno potrebbe domandare:

“Ma come si fa ad essere riconciliati con DIO?”

Cerco di rispondere immediatamente a questo interrogativo con le parole dell’apostolo Paolo:

“Tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con Sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. Infatti DIO era in Cristo nel riconciliare con Sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe.” (2 Co 5:18-19).

 

Dal passo che abbiamo letto apprendiamo tre cose:

1) Che è DIO che riconcilia a Sè gli uomini e il mondo; non siamo noi a dover fare chissà che cosa. Dobbiamo solo accettare la soluzione che Dio ci propone (lo dice due volte);

2) E’ per mezzo di Cristo che Dio realizza questa riconciliazione (lo dice due volte)

3) Dio non chiederà conto dei loro peccati agli uomini che si saranno  riconciliati con Lui in questa maniera.

 

Cosa significa che Dio riconcilia a Sé l’uomo per mezzo di Gesù Cristo?

 

6.  Chi è Gesù Cristo?

 

Cari amici, domandiamoci innanzitutto:  Chi è GESU’ CRISTO?

 

Secondo la Bibbia, Gesù Cristo non è solo una figura storica vissuta sulla terra duemila anni fa.  Gli uomini l’hanno giudicata così importante che contano gli anni a partire dalla sua nascita. Ma ciò non è sufficiente.

L’apostolo Paolo dice che Egli è “l’immagine del Dio invisibile” (Cl 1:15).    Cosa significa questo?

Dio è invisibile ai nostri occhi umani. E’ scritto che l’uomo non può vedere Dio e vivere. Saremmo annientati dalla Sua luce.  Allora Dio si è reso visibile manifestandosi agli uomini attraverso l’uomo  Gesù Cristo. E questo lo ha fatto per poter comunicare con gli uomini.

Ma questo è impossibile, direte voi. La Bibbia ribatte: “A Dio tutto è possibile”. D’altra parte, se così non fosse, non sarebbe Dio.

Questo è uno dei misteri che la nostra mente limitata non può comprendere, ma che dobbiamo accettare così come è rivelato nella Bibbia.

Abbiamo  forse la presunzione di comprendere tutto?

 

La Bibbia dunque insegna che Dio si è incarnato nella persona di Gesù Cristo per poter entrare in relazione con gli uomini.  Ma gli uomini, e questa è storia,  lo hanno respinto, hanno respinto il Suo messaggio di salvezza, lo hanno messo in croce ed ucciso. Ma al terzo giorno Egli è risuscitato dai morti. E qui qualcuno dirà: “Ma chi può credere  queste cose?”

Bene, la risurrezione di Cristo, checché se ne dica, è uno dei fatti giuridicamente accertati più di tanti altri, almeno quanto Napoleone o Giulio Cesare, dal momento che Gesù Cristo è stato veduto, dopo essere risorto, da qualche centinaio di persone. Quindi su questo punto non c’è alcun dubbio.

 

7.  La morte di Gesù Cristo ha un valore vicario

 

Ma la Bibbia insegna un’altra cosa.   Che Gesù Cristo, essendo senza peccato, non era soggetto alla morte. La Sua morte quindi ha acquistato un valore vicario. Cosa significa? Significa che Egli è morto al posto di altri. Significa che Egli è morto al nostro posto. Cioè, è come se fossimo morti voi ed io.  E’ un concetto un po’ difficile e cercherò di illustrarlo con un esempio.

Supponiamo che io abbia un grosso debito che non sono in grado di pagare. Una persona ricchissima viene e paga per me il mio debito. Qual è la conseguenza per me? Io sono liberato dal debito e non sono più tenuto al suo pagamento, perché esso appare saldato.  Ciò è stato possibile perché io  ho accettato che un altro pagasse per me.  Se io,  per orgoglio o per incredulità, non avessi accettato, il debito sarebbe rimasto su di me.

 

Cari amici, Cristo Gesù sulla croce ha pagato il debito dei nostri peccati alla giustizia di Dio. E Dio ha manifestato di amare gli uomini quando ha acconsentito che Gesù Cristo, che la Bibbia presenta anche come figlio di Dio, fosse sacrificato sulla croce per salvare dalla eterna perdizione degli uomini che si erano dimostrati suoi nemici.  Ecco perché la Bibbia afferma che Dio è anche amore perfetto.

 

Abbiamo detto in apertura che Dio è perfetta giustizia, ma anche amore perfetto:  Egli infatti ha trovato in questa maniera la via per conciliare la Sua giustizia, che reclamava la condanna degli uomini peccatori, con il Suo amore, che voleva la loro salvezza.

 

8.  Cosa fare per ricevere la salvezza

 

Qui occorre una precisazione. Gli uomini non sono salvati dal giudizio futuro così, automaticamente, perché Cristo è morto al loro posto. Ma devono manifestare in maniera esplicita il loro consenso, ossia:

 

1) Devono ravvedersi, cioè riconoscere il proprio stato di disubbidienza e di peccato di fronte a Dio, riconoscersi perduti e degni di condanna eterna;

2) Devono credere che Dio ha provveduto un mezzo di salvezza attraverso la persona e l’opera vicaria compiuta da Gesù Cristo sulla croce;

3) Devono ricevere Cristo spiritualmente nella propria vita accettandolo come proprio Salvatore e Signore.

 

Noi non possiamo andare davanti a Dio accampando dei meriti o delle opere buone che possiamo aver fatto, ma dobbiamo ricevere la salvezza come un dono immeritato di Dio.

 

“E’ per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere, affinché nessuno se ne vanti”, diceva l’apostolo Paolo scrivendo ai credenti della città di Efeso.

 

Questo è l’Evangelo, cari amici.

Vedete, anticamente Dio aveva dato una legge, ma l’uomo non era stato in grado di osservarla. E’ per questo che Dio ha mandato Gesù Cristo.

 

Cari amici, vogliamo concludere questo messaggio con una parola di Gesù Cristo registrata nell’Evangelo secondo Giovanni, capitolo 5 versetto 24:

 

“Chi ascolta la Mia  parola e crede a Colui che mi ha mandato ha vita eterna e non verrà giudicato, ma è passato dalla morte alla vita”.

 

La  prima condizione  per ottenere la salvezza eterna è quindi  ascoltare.

La seconda condizione è credere  a Colui (cioè Dio) che mi ha mandato (dice Gesù).

Se assolverete queste condizioni, Dio vi darà in dono la vita eterna, vi riconcilierà con Sé, non passerete mai più per il giudizio che attende questo mondo e non avrete più timore di incontrare Dio quando questa vita fisica terminerà.

 

Tre conseguenze si producono in chi ascolta e crede il messaggio dell’Evangelo:

1)      ha vita eterna, ottiene cioè in dono una vita spirituale che non cesserà mai;

2)      non sarà giudicato per i propri peccati, perché ne ottiene in dono la remissione;

3)      è passato dalla morte alla vita, ossia da uno stato di morte spirituale a cui è assimilata la lontananza da Dio ad una vita spirituale di comunione con Dio.

 

Un’ultima parola dalla lettera dell’apostolo Paolo agli Italiani che vivevano a Roma duemila anni fa:

“...se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati” (Ro 10:9-10).

 

Occorre quindi:

in primo luogo  CREDERE COL CUORE  (non solo con la mente) che Dio ha risuscitato Gesù Cristo dai morti e sulla base di tale atto di fede da parte nostra, Dio ci attribuisce la Sua giustizia, ossia ci dona il perdono dei nostri peccati;

in secondo luogo occorre DICHIARARE DI ACCETTARE la signoria di Cristo sulla propria vita e la salvezza dalla condanna eterna che avremmo meritato.

E tutto questo lo si riceve come un dono, senza alcun merito da parte nostra, unicamente sulla base di un atto di fede, ossia accettando per vero e proveniente da Dio, il messaggio di salvezza dell’Evangelo.

 

In sintesi, cari amici, questo significa essere riconciliati con Dio.

Tu,  vuoi essere riconciliato con Dio?

                               

                                                                                              (Augusto Lella – Aprile 2002)