E PER CENA...

Chi di noi non ha immaginato, aspettato con ansia, organizzato oppure soltanto sperato in una bella cenetta a lume di candela? Alcune cose vanno aspettate per goderle veramente quando poi arrivano. Conosciamo un po’ tutti l’agro di un frutto acerbo.

Non so quale sia in questo momento il più grande desiderio della tua vita, ma ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di sperare contro ogni speranza, di afferrare con forza qualcosa o qualcuno che possa aiutarci. Stavo attraversando un momento di particolare difficoltà e il titolo di un Salmo nella Bibbia mi incoraggiò a continuarne la lettura: “Speranza in Dio”.
“Come la cerva desidera i corsi d’acqua, così ... l’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio?” (Salmo 42:1,2).
A volte vorremmo fuggire via da tutto e da tutti, a volte la nostra sete di giustizia, di amore, di verità, di pace ci fa fuggire lontano in cerca di isole tranquille o ci porta ad isolarci ed estraniarci da tutto. A volte si arriva a voler farla finita per sempre, presi dallo sconforto e dallo scoraggiamento. A volte il desiderio di Dio, di incontrarLo, di parlarGli, di stare alla sua presenza è così forte che ogni altro desiderio sfuma in lontananza.

E quelle volte, spesso si piange. Il Salmista andava avanti proprio così, disperato per le sue faccende della vita:
“Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte...” (v.3).
Ma se buia è la notte della disperazione, ecco splendere l’alba della speranza: “Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio”.
Così fu per il Salmista, così è stato per molti che hanno gridato a Dio, così è stato per me e così... sarà anche PER TE!

Giuseppe Cappalonga

COSA BOLLE IN PENTOLA?

Si dice che la curiosità sia femmina, ma quanti uomini sanno resistere alla tentazione di un coperchio su una pentola sul fuoco, di sapere cosa bolle in pentola? La curiosità più che femmina è umana!

La curiosità spinse Eva ad assaggiare il frutto proibito, ma spinse anche Mosè a interrogarsi sul mistero del pruno che bruciava senza consumarsi, spinse Zaccheo a vedere chi fosse Gesù del quale sentiva parlare, come pure spinse Erode a chiedere dei miracoli a Gesù.

A volte Dio risponde positivamente alla curiosità delle persone, altre volte Egli non risponde nulla poiché intuisce l’ovvia incredulità. Ad Adamo ed Eva Dio rivelò le conseguenze della loro disubbidienza, a Mosè spiegò il suo piano per il popolo d’Israele, Gesù soddisfò la curiosità di Zaccheo andando addirittura a casa sua, mentre a Erode, nonostante le molte domande, Gesù “non rispose nulla” (Luca 23:9).

La curiosità, a volte legittima, ci spinge ad andare avanti nella vita, sperando in un domani migliore, un sogno realizzato, un incontro particolare. Forse sei un lettore abituale di queste pagine e ti chiedi chi ci sarà mai dietro queste parole, queste frasi, queste idee, questi scritti; siamo persone normali che affrontano problemi di tutti i giorni come ogni altra persona, ma vorremmo condividere l’amore di Dio in Gesù Cristo che ha soddisfatto le nostre esigenze più profonde, spirituali e umane.

L’incognita di un nuovo giorno, un nuovo anno, una nuova avventura o situazione da affrontare ti porta ansia e paura? L’avventura della vita, in tutti i suoi molteplici aspetti, è tesa verso un unico obiettivo veramente valido: conoscere Dio! Per curiosità o per paura, per bisogno o per gratitudine, possa anche tu conoscere Dio in Cristo Gesù, poiché “Questa è la vita eterna” (Giovanni 17:3).

Giuseppe Cappalonga

PENSIERI E PAROLE

Una signora si vantava presso le sue amiche perché stava prendendo lezioni di telepatia, per cui presto avrebbe letto nel pensiero delle persone. Un’amica la distolse dal suo piano, dicendole: “Hai riflettuto quanti amici ti rimarranno, se potrai leggere nel loro pensiero?”

I nostri pensieri sono nascosti nel nostro intimo e solo Dio può conoscerli appieno. Certo se fosse possibile per un bambino sapere cosa la mamma pensa di cucinare per pranzo... o se fosse possibile sapere cosa un altro pensa di me... I genitori pensano o sognano un futuro felice per i loro figli, ma non sempre è possibile realizzare questi sogni.

I pensieri sono i semi da cui vengono prodotte le nostre parole e di conseguenza le nostre azioni. E non sempre il seme germoglia in qualcosa di buono; viviamo spesso in contraddizione con i nostri pensieri, o con le nostre parole o con le nostre azioni. Qualcuno disse che “la lingua è una cosa meravigliosa. Può essere usata per esprimere i nostri pensieri, per nascondere i nostri pensieri o addirittura per sostituire i pensieri”.

Parlando al suo popolo, tanti anni fa, Dio rivolse loro delle parole, assicurandoli dei Suoi pensieri nei loro confronti.
“Io so i pensieri che medito per voi - dice il Signore - pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire ed una speranza. Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore, io mi lascerò trovare da voi...
(Geremia 29:11-14).

Questi pensieri di Dio sono stati realizzati nella Persona del Signore Gesù che è la Parola di Dio diventata uomo. In Lui anche noi possiamo avere un avvenire ed una speranza di perdono, pace e vita eterna. Se lo cerchi con tutto il cuore Egli si lascerà trovare, anche da te!

Giuseppe Cappalonga

PAZIENZA E CORAGGIO

Hai mai fatto uno di quei viaggi lunghi che sembra non finire mai? Sarà a causa della stanchezza o per via dei problemi del viaggio, è facile diventare impazienti, scoraggiati e frustrati.

Gli Israeliti avevano lasciato l’Egitto ed erano molto entusiasti del viaggio intrapreso verso la terra promessa. Avevano testimoniato segni e prodigi a loro favore, avevano attraversato il Mar Rosso come su terra asciutta e visto inghiottire dal mare i cavalli e i cavalieri del Faraone. Poi le forze si affievolirono, i mormorii cominciarono e “poi... il popolo si fece impaziente nel viaggio” (Numeri 21:4) o, “si perse d’animo durante il viaggio”.

Anche per noi l’invito è di lasciare il mondo e la schiavitù alla quale esso ci sottopone, e metterci in cammino verso una meravigliosa terra, un nuovo modo di vivere in rapporto con Dio fino a quando Egli ci accoglie nelle sue dimore eterne. Il problema è “nel viaggio”, poiché anche noi spesso ci troviamo impazienti e scoraggiati durante il viaggio o forse (come qualche versione traduce) “a causa del viaggio”.

Forse tu hai cominciato un lavoro con molto entusiasmo ma ora ti ritrovi scoraggiato non vedendo con chiarezza l’orizzonte o temendo i sacrifici per raggiungere gli obiettivi prefissati. Possono essere molteplici i motivi dello scoraggiamento, ma spesso quel che fa la differenza in un viaggio è sapere che esso fa parte di un piano preciso, sapere di essere sulla strada giusta e avere un giusto compagno di viaggio.

Queste tre basi sono presenti nel cammino di un vero cristiano: Dio ha programmato il viaggio per noi; Gesù è la via da seguire e lo Spirito Santo in noi ci accompagna e guida nel viaggio. Lo Spirito Santo è anche il “Consolatore” che con la sua presenza e la sua parola ci conforterà nei momenti di impazienza o scoraggiamento. Buon viaggio, quindi!

Giuseppe Cappalonga

PERCHE’ HAI PAURA?

Ognuno di noi ha paura di qualcosa: del buio, dei luoghi alti, dei luoghi aperti, della folla, degli esami, della morte... Alcune paure sono ridicole per gli altri, ma chi ne soffre viene preso in giro. 

La paura è quel sentimento doloroso che si prova alla presenza o al pensiero del pericolo vero o immaginario. I motivi di alcune paure sono nascosti nel nostro subconscio e forse non riusciremo mai a liberarcene, mentre altri timori sono il risultato di una vita sprecata o sofferta. Secondo un’inchiesta le cose di cui l’uomo ha più paura sono la morte, il giudizio e l’eternità.
Si racconta di una ragazza che era andata a divertirsi e sarebbe rientrata a tarda notte. Al suo ritorno c’è un terribile temporale e mentre si affretta verso casa, si accorge di essere inseguita da qualcuno che agita un bastone. Spaventata, corre più che mai, finchè sfinita e inzuppata chiude il portone di casa esclamando: “Mamma, chiama la polizia; c’è un uomo che mi insegue e vuole picchiarmi” “Ma cara - risponde la madre - è tuo padre che è venuto a cercarti per darti l’ombrello!”.
Alcuni vedono in Dio un persecutore che minaccia continuamente di mandarci all’inferno, mentre invece Dio ci ha visti dibattere nelle nostre paure ed è venuto a cercarci offrendoci in Gesù un rifugio sicuro per la nostra vita.
Adamo si nascose per paura, ma Dio lo cercava per vestirlo; i pastori tremavano per paura, ma Dio li cercava per comunicare loro la nascita di un salvatore; una donna toccò la punta del mantello di Gesù di nascosto per paura, ma Gesù cercava di guarirla; i discepoli per paura erano chiusi a chiave, ma Gesù entrò a porte chiuse recando la Sua pace e chiedendo: “Perchè siete turbati e perchè vi sorgono in cuore tali pensieri?”; “Gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quel che starà per accadere al mondo...” (Luca 21.26) ha detto Gesù.
Il Salmista diceva:
“Ho cercato il Signore ed Egli mi ha risposto e mi ha liberato da tutti i miei spaventi” (Salmo 34.4). Oggi, non cercare di nascondere la tua paura, ma cerca la faccia di Dio e in Cristo Egli ti risponderà: “NON TEMERE, IO SONO CON TE”.
SOLO UN SANTO TIMORE DI DIO PUO’ ELIMINARE LA PAURA DELL’UOMO!

Giuseppe Cappalonga