TUTTO E' COMPIUTO
TUTTO E' COMPIUTO
Introduzione
Tutto è compiuto. E' una frase alla quale spesso facciamo riferimento quando ricordiamo il sacrificio di Cristo, e di questo ne parleremo. Ma questa frase pronunciata da Gesù sulla croce non è unica nella Scrittura; essa compare altre tre volte. Vediamole:
Un’opera grande
1) Genesi 2:1-2 - "Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro. Il settimo giorno, DIO COMPI’ L’OPERA CHE AVEVA FATTA, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta".
La creazione. Noi non ne parliamo spesso perché diamo la giusta importanza al valore del sacrificio di Cristo, ma anch’essa è un’opera grande e meravigliosa.
Regolarità ed equilibrio
Talmente grande, che non riusciamo ad immaginarla, se consideriamo l'infinità degli spazi siderali. Talmente piccola nella perfezione dei suoi microscopici organismi.
Ma talmente meravigliosa per l'equilibrio nel quale ogni elemento, vivente o non, esiste e sussiste. Pensiamo alla regolarità con la quale si muovono gli astri ed i pianeti, regolarità che l'uomo usa per la misura del tempo; pensiamo alla regolarità con cui avviene la riproduzione di ogni organo vivente, vegetale o animale che sia. Pensate alla regolarità con cui avviene la successione delle acque: precipitazioni, fiumi, evaporazione, formazione delle nubi, e ancora precipitazioni .... I cambiamenti climatici, l'orografia del nostro pianeta, la distribuzione delle terre rispetto ai mari ....Pensiamo ancora alla regolarità con la quale avviene la formazione e la cristallizzazione dei minerali e di ogni altra concrezione naturale....
Ho accennato ai tre generi della natura che ci circondano, ai tre generi di cui siamo fatti: animale, vegetale e minerale.
Il mistero della vita
Ma infine pensiamo alla vita, che è uno dei misteri più grandi: essa è veramente l'espressione della creazione, una creazione che non si ferma, che ha degli effetti giorno dopo giorno. Se pensiamo alla vita, non possiamo fare altro che inchinarci di fronte a questo mistero; pensiamo al seme che inserito nella terra vi ve e produce una pianta.
La vita: il Signore la diede ad ogni essere vivente e poi la diede in modo particolare all'uomo. Genesi 2:7 - "... gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l'uomo divenne un essere vivente".
Pensiamo ancora alla nascita dell'uomo: oggi tanto ne parla la medicina e la cultura moderna, ma chi può tentare di spiegarne l'origine?
La scissione e la sintesi
L'uomo è riuscito, con i suoi mezzi scientifici, ad esplorare l'infinitamente piccolo, ed anche a dividere ciò che Dio ha creato, come la scissione dell'atomo; ma non è mai riuscito a ricomporre, cioè a creare.
Quello che ha scoperto lo ha utilizzato in primo luogo per scopi malvagi (vedi la bomba di Hiroshima), e solo dopo, molto tempo dopo, per scopi sociali (centrali atomiche per la produzione di energia).
Dio dà la vita
Dio soffiò la vita nell’uomo in modo particolare e diverso da ogni altro essere vivente. Gli soffiò la sua vita stessa, e noi sappiamo che Dio è eterno. A differenza degli altri esseri, che nascono, vivono, muoiono e non esistono più, l'uomo ha una nascita, ha una esistenza, ha una vita eterna: e questa gliel'ha data Dio !
Il dominio dell’uomo
La creazione: opera perfetta, data dal Signore all'uomo perché ne usufruisse, perché ne godesse i benefici. Quindi anche nella creazione troviamo l'amore di Dio per l'uomo.
Genesi 1:26 -".... facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci sugli uccelli.... sul bestiame.... su tutti i rettili.... su tutta la terra...." Ecco il dominio consentito all’uomo per la benedizione di Dio.
Abbiamo notato i campi di dominio dell'uomo? Non ci sono altri uomini! Come è cambiata la mente e il cuore dell'uomo I
L’amore
La creazione fu un'opera perfetta, e il Signore la compì per l'uomo. Quale fu il movente di Dio per quest'opera? L'amore per l'uomo, l'amore per la sua creatura, l'unica fatta a sua immagine I
Come non adorarlo per questo?
Il recupero della somiglianza
Ecco un'altra opera compiuta ma questa ci interessa personalmente, essendo di capitale importanza per noi credenti.
2) Giov. 19:30 – “Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: E’ COMPIUTO! E chinato il capo, rese lo spirito”.
E’ l'opera di ricupero dell'uomo peccatore che si era allontanato da Dio. L'uomo aveva trasgredito i comandamenti del Signore, e continua a trasgredirli ancora oggi. Queste trasgressioni lo portano ad essere lontano da Dio e a meritarsi la morte, la morte proprio da Dio che aveva soffiato su lui la sua vita. Fu quindi necessario, sia a Dio che all'uomo, un sistema di "ricupero" per il peccatore destinato a morire. Fu necessario a Dio per soddisfare contemporaneamente il suo amore (sempre questo il movente) e la sua giustizia. Fu necessario all'uomo che crede per riconciliarsi con il suo Creatore, con il Padre al quale
aveva disubbidito; per riacquistare quella somiglianza all'immagine di Dio che il peccato aveva deturpata.
Amore e giustizia
Si tratta quindi di un’opera perfetta, basata, da parte di Dio, sulla soddisfazione contemporanea del suo amore e della sua giustizia, e questa era una cosa possibile solo a Dio; essa non trova riscontro nelle procedure umane. Ce l'immaginiamo oggi una corte di giustizia che usa solo benevolenza nei riguardi di un reo da condannare? Non avrebbe senso. Oppure: ce l'immaginiamo un padre che punisce sempre crudelmente e con spietatezza un figlio disubbidiente? Anche questo atteggiamento non avrebbe senso.
Senza integrazioni
Quindi all'uomo non è possibile riuscire a realizzare quanto invece è riuscito a Dio.
Cosa quindi può fare l'uomo per rimettersi in pace con Dio e per la sua salvezza? Nulla, assolutamente nulla.
“TUTTO E’ COMPIUTO!” disse invece Gesù morendo sulla croce per noi. E' un'opera completa che non ha bisogno di aggiunte o integrazioni.
Ancora l’amore
Anche in questo caso, come fu per la creazione, il movente è da ricercarsi nell’amore di Dio per l’uomo.
Giovanni 3:16 – “ Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito figlio ….”
Adoriamo il Signore per questo !
Testo
3) Apocalisse 21: 5,6,7 – “ E colui che siede sul trono disse: Ecco io faccio nuove tutte le cose. Poi mi disse: scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere, e aggiunse: OGNI COSA E’ COMPIUTA. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita. Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio”.
In queste parole, espresse da Dio stesso (come le altre due volte precedenti), possiamo notare il sublime compimento dell’opera a favore degli appartenenti alla famiglia di Dio:
Una parola “scritta”
** - Dio vuole che quanto sta per dire venga scritto: è quindi un atto importantissimo. Anche nella nostra vita pubblica un atto scritto riveste una particolare importanza. E se noi oggi abbiamo la Parola di Dio scritta, è per volere del Signore che ha voluto che uomini da lui indicati e ispirati la scrivessero in modo da poterla divulgare.
Un “giuramento”
** - Dio esprime un giuramento quando afferma: “queste parole sono fedeli e veritiere”. Così sono le promesse di Dio.
La nostra speranza è fondata proprio su queste basi: le promesse di Dio sono vere e con garanzia di adempimento, ossia fedeli.
Un’altra opera compiuta
** - “Ogni cosa è compiuta”. Appare, per la terza volta nella Scrittura, questa affermazione divina. Vediamo a che cosa è riferuita.
Giovanni, nella sua visione, aveva potuto vedere la Gerusalemme celeste, la Sposa di Cristo davanti al trono di Dio. Questa è veramente l’apoteosi finale, perché noi credenti siamo quella Sposa e saremo alla presenza di Dio per tutta l’eternità.
Questo è veramente un fatto compiuto. E’ il compimento del ciclo dell’uomo: creato da Dio e vitalizzato col suo soffio, caduto nella trasgressione ma recuperato da Cristo e dall’amore di Dio, glorificato alla presenza del Signore. Questa è la nostra storia, fratelli.
L’Alfa e l’Omega
** - Colui che afferma che ogni cosa è compiuta, si definisce ancora come “il principio e la fine” utilizzando le due lettere estreme dell’alfabeto greco; egli è il “tutto”, il nostro tutto. Ogni cosa nasce, vive esiste e sussiste per mezzo suo.
La salvezza è gratuita
** - Il bisogno dell’assetato è soddisfatto “gratuitamente”, con l’acqua della vita. Già Gesù aveva parlato di quest’acqua con la donna Samaritana, ma qui è ribadito il concetto del “gratis”.
Non c’è bisogno di aggiungere nulla: la salvezza è offerta a tutti gli uomini senza pagamenti di sorta.
L’eredità celeste
** - C’è scritto: “erediterà”. Ecco quello che riceveremo. “Una bella eredità mi è pur toccata” diceva il salmista Davide nel Salmo 16:6. E quando il Signore afferma che ogni cosa è compiuta si riferisce proprio a questa eredità per tutti noi. Anche Gesù lo aveva promesso ai suoi: “Io vado a prepararvi un luogo”.
La famiglia di Dio
** - “Io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio” : la famiglia di Dio si ricostituisce. Si era spezzata quando il peccatore era stato scacciato dalla presenza di Dio nell’Eden, ma un giorno la riconciliazione dell’uomo con Dio giungerà al suo compimento con l’unione ripristinata. Si avrà allora una famiglia unita di riscattati, una famiglia di figli di Dio che loderanno per sempre il Signore alla sua presenza nei cieli.
Il movente
Con quest’ultima visione si compie il piano di Dio.
Ma quale fu il “movente” principale delle tre opere ? Certamente l’amore di Dio per noi. Infatti:
- Per amore Egli ci ha soffiato la sua vita e ci ha dato la sua creazione.
- Per amore Egli ci ha riconciliati a Lui per mezzo del sacrificio di Cristo.
- Per amore ci darà una eredità celeste e saremo con Lui una famiglia unita.
Per queste tre condizioni Egli afferma: “Ogni cosa è compiuta”.
I tre “momenti” dell’esistenza dell’uomo
Infine in questi tre compimenti possiamo vedere tre punti essenziali nell’esistenza dell’uomo:
- La sua nascita e la nascita di tutto quanto lo circonda.
- La sua salvezza per mezzo del sacrificio di Cristo.
- La sua vita eterna nei cieli alla presenza di Dio.
Si tratta di tre opere perfette, formate completamente da Dio, e quindi finite, compiute.
Adoriamo dunque il Signore per tutto questo.
Mario Valente