SONO STANCO
Dopo una giornata di lavoro è normale sentirsi stanchi e sprofondare su una poltrona, in una vasca d’acqua calda o semplicemente su un letto a dormire.
Un giorno in cui mi sentivo particolarmente stressato avevo preso un giorno di ferie per stare a casa. Non feci nulla durante tutta la giornata. E alla fine ero ancora stanco. Vedendomi tutto il giorno sdraiato sul divano ad oziare, mio figlio esclamò: “Ma papà, come puoi essere ancora stanco se non hai lavorato per tutto il giorno?” Egli associava la stanchezza alla fatica del lavoro. Ma tu ed io sappiamo bene come si può essere stanchi anche senza affaticarsi.
Esiste anche una stanchezza morale ed una stanchezza spirituale. Spesso queste ti portano a un vero e proprio esaurimento di energie e ti lasciano stanco di cercare invano delle risposte, stanco di continuare per la stessa strada, stanco e stufo della vita in generale. Dove trovare un vero riposo?
Le parole del Signore Gesù echeggiano attraverso i secoli e ci raggiungono fresche come se Egli le avesse pronunciate or ora apposta per noi, per me e per te che siamo ancora stanchi:
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, e io vi darò riposo; prendete su di voi il mio giogo... e voi troverete riposo alle anime vostre” (Matteo 11:28).
L’invito è ancora valido nel terzo millennio; la promessa è certa come il sorgere dell’alba; e vi sono ancora uomini, donne, giovani e vecchi che in un modo o nell’altro, per un motivo o l’altro sono ancora stanchi. La stanchezza fisica, morale e spirituale sono conseguenze dell’allontanamento dell’uomo dai principi di Dio, dalle vie del Creatore e solo un ritorno a Lui attraverso una relazione di amicizia con Gesù riporterà quella serenità, quella calma, quella fiducia che il nostro cuore disperatamente desidera.
Nel corso dei secoli molti sono venuti a Lui carichi dei loro pesi, problemi, peccati e hanno ricominciato una vita diversa, cambiata grazie al nuovo ‘peso’ ricevuto da Gesù. Egli parla infatti di un giogo a cui sottostare per camminare con Lui. Sono ormai quasi 30 anni che conosco Gesù e sono arrivato alla conclusione che non avremo mai riposo finché non crolliamo sotto il peso del suo amore per noi!
G. Cappalonga