LACRIME AL SEPOLCRO
La morte di Gesù, come ogni morte, ha causato lacrime e tristezza. Una delle sue discepole, Maria, “se ne stava vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva...” (Vangelo di Giovanni 20:11) due angeli le dissero: “Donna perché piangi?”
Quante lacrime nel nostro mondo: lacrime di dolore, lacrime di rimorso, lacrime di pentimento, lacrime di gioia! Esistono anche le lacrime per le cipolle e le lacrime di coccodrillo. Dio distingue l’intimo del nostro cuore e discerne ogni goccia che riga il nostro viso.
La storia della Pasqua cristiana, della morte e della risurrezione di Gesù ci presenta lacrime di dolore nella persona di Maria ai piedi della croce, lacrime di pentimento nel discepolo Pietro che ha rinnegato il suo Signore, lacrime di coccodrillo in Giuda che si pente per aver venduto il suo Maestro, lacrime di confusione in Maria Maddalena al sepolcro e lacrime di gioia allorché i discepoli rivedono Gesù vivente e vincitore sulla morte.
Il Salmista immagina Dio con un registro ed un otre in cui vengono annotate e raccolte tutte le lacrime versate: “Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime nell’otre tuo; non le registri forse nel tuo libro” (Salmo 58:6). Perché piangi oggi tu?
Possa la realtà del Cristo Risorto infondere nuova speranza nella tua vita e fiducia per la tua fede. Confida a Lui ogni tuo dolore, ogni sofferenza ed ogni motivo di pianto. Anch’Egli ha pianto e conosce bene la sofferenza, poiché è stato familiare col patire. Gesù pianse per la morte di un caro amico, nel contemplare una città ribelle, nel soffrire la morte per i nostri peccati. Ma il giorno viene in cui “Dio asciugherà ogni lacrime dai loro occhi” (Apocalisse 21:4).
Possano le tue lacrime di dolore essere trasformate presto in lacrime di gioia, nel contemplare la salvezza procurataci alla croce!
Giuseppe Cappalonga